domenica, febbraio 26, 2006

LE POLPETTE DI OKARA


Per l’ispirazione di questa ricetta devo ringraziare la mia vegeto-bagnina, investigatrice, nonchè assidua frequentatrice di un Agriturismo vegetariano o dovrei dire Vegano) di Fossalon, AL BUON VENTO (aperto venerdì, sabato e domenica, tel. 0431/88356- spero non me ne vorranno per un po’ di sana pubblicità), dove cucinano prodotti della loro terra, rigorosamente biologici e non fanno uso di carne, pesce, uova, latte e qualsivoglia derivato animale vi venga in mente. Una cucina decisamente particolare, almeno per chi, come me, è onnivoro per definizione ed inclinazione, ma che lascia a bocca aperta per la capacità di rendere significativi dei piatti che rischiano di scadere nell’anonimato. Anche gli alcolici sono banditi ed a tavola si beve acqua, succo di mela, succo d’uva o tè bancha, a scelta.
Quello che mi ha stupita ed ispirata è che si può mangiare bene e saporito anche senza includere necessariamente, a parte carne e pesce, ma anche latticini e uova…
Quando mi sono deliziata di cotanta bravura, non ho potuto però assaggiare le famose “Polpettine di tofu” che vengono servite come antipasto di successo. Ebbene, la mia Sherlok Holmes ha scoperto che tali delizie trovano nell’OKARA il loro ingrediente fondamentale. Niente di più stimolante per me, che dopo aver cagliato il tofu disponevo in frigo di una rispettabile quantità di okara in attesa di una ricetta. E così ho pensato e poi provato. Il risultato è stato buono, magari come tutte le ricette provate per la prima volta necessita di qualche aggiustamento… intanto ve la propongo tale e quale.
Con tale ricetta vorrei inaugurare una nuova categoria di ricette, la mia preferita direi, ossia quella del Finger food, il cibo da mangiare con le mani. A me piace perché mi fa sentire in comunione con il cibo, senza bisogno di intermediari, e con i miei commensali, perché tutti attingono da recipienti comuni…
Ingredienti per una trentina di polpette:
700g di okara
350g di acqua
2 cucchiai di farina di mais
2 cucchiai di tahin
pangrattato q.b.
sale
spezie a piacimento
Portare ad ebollizione l’acqua, salarla, aggiungervi l’okara e la farina di mais. Cuocere per circa mezzora mescolando spesso per evitare che il composto si attacchi al recipiente. Si dovrà ottenere un composto di una certa consistenza, da poter essere lavorato con le mani.

Far intiepidire, unire il tahin e dividere l’impasto in più parti: ad ognuna verrà aggiunta una spezia diversa, così da ottenere vari sapori. Io ho provato con paprika, cumino, coriandolo ed una miscela di 25 spezie provenienti dalla Nigeria in cui ho riconosciuto il curry (chissamai poi cosa c’è dentro…).

Formare poi delle polpettine da rotolare nel pangrattato e poi cuocere in forno in una teglia unta d’olio per circa venti minuti a 250°, rigirandole a metà cottura.

Sicuramente anche la versione fritta non deve essere male.
Le polpettine vanno servite accompagnate da varie salsine, in cui andranno intinte. Siccome risultano un po’ friabili (probabilmente sentono un po’ la mancanza di un uovo nell’impasto) le salsine non devono essere troppo dense. Io ho usato dell’hummus (opportunamente diluito con latte di soia) e tre salsine a base di besciamella piuttosto liquida (aumentate le dosi di latte rispetto alla ricetta base)ed insaporite con: una purea di broccolo romanesco, curry+erba cipollina, salsa di soia+zenzero.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Venere, dalla mia ignoranza vorrei dare un piccolo consiglio, dato che sono un tuo assiduo lettore ho un piccolo problema con le tue ricette.. Quando usi ingredieti esotici, dovresti spiegare cosa sono e in caso dove si pu� trovarli.. Ti ringrazio in anticipo e spero di leggere ancora tue ricette.. Il tuo lettore HUNTER

venere ha detto...

Caro Hunter, se ti riferisci all'Okara, basta semplicemente che clicchi sul collegamento per sapere tutto ciò che ti interessa. Se invece ti riferisci al Tahin, si tratta di crema di sesamo e la puoi trovare nei negozi di prodotti biologici... Dalle mie parti sono un po' scarsetti, quindi io mi butto sull'e-commerce e vado ad esempio da Natsabè (vedi il collegamento sul blog) o da Tibiona (non c'è ancora il collegamento, ma se vai su Google lo trovi).ciao e grazie

Anonimo ha detto...

Venere carissima,
pur apprezzando la ricetta gradirei valutare il prodotto finito. Con tutta calma però...........diciamo domattina alle 10.30 ?

venere ha detto...

Domani mi riuscirebbe un po' difficile, l'ingrediente base, l'okara, è il residuo di lavorazione del tofu e siccome oggi non ho intenzione di produrlo non ti posso accontentare... magari in futuro chi lo sa? E dove dovrei spedire la MERCE?
baci

Daniela @Senza_Panna ha detto...

Abbiamo avuto la stessa idea, però io ho fatto le polpette come si fanno quelle tradizionali di carne.

Buon appetito :-)))

venere ha detto...

Avevo notato la ricetta sul tuo blog... beh spazio alla fantasia!

Anonimo ha detto...

io mi chiedevo...è più volte che sento nominare questo tahin. L'ho comprato, ho fatto del babaganoush...ma tu sai di altre ricette in cui può essere coinvolto questo ingrediente??
O.

venere ha detto...

Il tahin è eccezionale per molte preparazioni: io lo uso con un po' di paprika per preparare una salsina per la bourguignonne su una base di besciamella, ma è ottimo anche per condire l'insalata e puoi usarlo tutte le volte che vuoi sostituire il burro in qualche preparazione (è chiamato anche burro di sesamo): sperimenta e mi dirai!!!

venere ha detto...

ah dimenticavo! Il top x la tahin lo trovi qui: http://venereincucina.blogspot.com/2006/02/hummus-ovvero-il-vizio-capitale.html