lunedì, aprile 17, 2006

Gli URTIZÔNS (pronuncia: urtizòons)


Se venite dalle mie parti e vedete sui cigli delle strade di campagna delle biciclette abbandonate, aguzzate la vista: vedrete spuntare fra le sterpaglie delle parti umane che vi fanno intendere la presenza di qualcuno… Quel qualcuno sta andando a urtizôns: si tratta dei germogli del luppolo o bruscandoli, che in questo periodo, complici le abbondanti piogge ed il tepore primaverile, crescono abbondanti fra le spine sui cigli dei fossi. Ma non dappertutto. E infatti, chi trova un posto dove fare un buon bottino, si guarda bene dal farne parola con anima viva (nemmeno i segreti professionali sono mai stati mantenuti con più attenzione): sa che potrà ripassare fra una settimana circa troverà ad attenderlo altri germogli. Ma questo solo per il mese di aprile, più o meno, perché poi comincia a fare troppo caldo ed i germogli diventano legnosi.
Il loro sapore è di erba dolce e, a detta della dottoressa dietologa della Prova del cuoco, sono ricchi di fitoestrogeni.
Come si utilizzano? Classicamente ci si fanno frittate e risotti.

Con un po’ di fantasia, dalle crespelle, al pasticcio, passando per la pasta ripiena il passo è breve, se poi ci si vuole sbizzarrire con qualche torta salata utilizzandoli come alternativa agli spinaci…

2 commenti:

Gloricetta ha detto...

Ecco sono proprio loro... qelle che quì a Piacenza chiamano "vartis" (leggi vartis).
Da noi si usano, oltre che per frittate, anche nelle uova strapazzate o nelle minestre di riso. Molto buone e con quel sapore d'infanzia che mi ricorda i nonni.
E' bellissima l'immagine che dai delle biciclette lasciate ai lati delle stradine, attività ormai rimasta in auge solo tra quei rari pensionati in grado di riconoscere le erbe selvatiche.Bello il tuo blog, Glo'.

venere ha detto...

Ciao Glo', dici bene, ecco perchè ogni tanto mi sento anch'io un po' una vecchia pensionata... Vengo a trovarti!