lunedì, dicembre 18, 2006

Pan'e olio


oggi ho fatto una scoperta: sono davvero una principiante, ma la passione mi guida nell'esplorazione di un mondo pieno di sorprese...Mi ero già informata che per poter degustare un olio (ok lasciamo perdere il bicchierino ed i rumori strani...) ci vuole per lo meno il pane sciapo. Un po' perchè non avevo a disposizione una selezione rispettabile di olii, un po' perchè non avevo mai raggiunto la perfezione nella panificazione, non mi ci ero mai cimentata. Ma questa era la serata giusta, per cui Venere e Commensale si sono accinti nella grande impresa.Mi sono resa conto di quanto sia importante usare l'olio giusto in un piatto, insomma se su un carpaccio di branzino ci metti un olio fruttatissimo e magari un po' amaro dico che butti via tutto (non sia mai) ma per lo meno ti rovini la cena... E mi sono anche resa conto che più gusti assaggi e più il tuo palato ed il tuo olfatto diventano esigenti e periti nel discriminare odori e sapori. La foglia di pomodoro si sentiva davvero nel Pianogrillo 34, incredibile, perfino il retrogusto piccante: insomma quest'olio sul carpaccio di branzino proprio non ce lo vedrei, ma su una bruschetta col tonno fresco assolutamente sì, per non parlare su una pizza margherita o su un piatto di pasta al pomodoro e basilico... Per il carpaccio di branzino mi sposterei invece in Toscana dove il Signorolio Tistarelli farebbe al caso mio: dolce, davvero delicato, leggermente erbaceo, per esaltare e non coprire i sapori leggeri. Con un carpaccio di carne rimarrei alla stessa latitudine, ma prenderei un traghetto e mi dovrei far dare l'indirizzo da un'amica che ha voluto condividere con me una preziosa lattina donatale da una cliente Sarda del suo B&B: leggermente più deciso, ma sempre dolce e delicato, con una punta di peperone. Sono rimasta invece un po' contrariata assaggiando il novello Vecchio Orcio Farchioni, bottiglia da supermercato, nemmeno troppo economica: un umbro denso e decisamente amaro, forse troppo per i miei gusti. Probabilmente su una crema di zucca poterbbe dare il meglio di sè.... Sempre una punta amara me l'ha lasciata un olio di Rodi: indubbiamente le olive Egee sono diverse dalle nostre, ora capisco il motivo. Il Teatino dell'Olivicola Casolana anticipava un po' il pomodoro siculo, ma con una nota più matura e quindi meno pungente: perfetto per un'insalata estiva, ma anche su una zuppa scaldacuore...Vi ho un po' incuriositi? A chi ama cucinare lo consiglio davvero, ti si apre un mondo, a chi ama assaggiare pure, ti stimola tutti i sensi... A chi si disinteressa di entrambe le cose consiglio di immaginare i sapori che ho cercato di descrivere e di mangiarsi un panino con la mortadella!
Ps: è da ieri sera che tento di pubblicare questo post perchè il signor Blogger non ne voleva sapere della mia foto... tutta invidia?????

9 commenti:

Daniela @Senza_Panna ha detto...

come me??

http://senzapanna.blogspot.com/2006/01/pane-e-olio-il-mio-pranzo-di-oggi.html

Anonimo ha detto...

Ciao Venus. Hai mai provato l'aprutino pescarese dop? Forte come la pietra e delicato come la rosa!!

venere ha detto...

Evvai Dani! Questo sì che significa trattarsi bene...
No Pier, non ho avuto il piacere ma la tua definizione mi incuriosisce assai...

venere ha detto...

ah Pier! ho cercato l'olio che dici, ma ci saranno una trentina di produttori, tutti convinti che il loro olio sia il migliore (ogni scarrafone.....): hai qualche suggerimento più preciso?

Anonimo ha detto...

Mi sa che dopo Natale devo organizzare un pacchetto!!

Anonimo ha detto...

Un bel articolo!
buone feste!

rosso fragola ha detto...

Buon Natale Venere!!!

Anonimo ha detto...

Buon Natale.

Lorenzo di Pianogrillo

venere ha detto...

Ciao Nini, benvenuta! E buon Natale a Voi!!!