domenica, marzo 23, 2008

Pasqua è...


... non fare la fila al supermercato con il carrello pieno di uova, magari quelle più economiche perchè i prezzi quest'anno sono veramente pazzeschi
... rivolgere un pensiero, e magari qualcosa di più a chi questa giornata la passerà al freddo sotto questo tempo inclemente
... meditare nel proprio cuore se il vero significato di questa festa sia proprio quello di spendere il 7% in più rispetto all'anno scorso per abbuffarsi di porcherie in un ristorante
... passare la giornata in famiglia, con le persone a cui tieni di più, intorno ad un tavolo arricchito da piatti semplici preparati con le tue mani
... ed infine, postare sul blog le ricette più riuscite (non quelle che i tuoi cari hanno mangiato lo stesso con il sorriso per non deludere il tuo paziente lavoro;-))))
Perchè quest'anno è andata un po' così. Come già altre volte ho preparato il tutto a casa ieri pomeriggio ed oggi abbiamo caricato vassoi e pentoloni in macchina e ci siamo trasferiti dove "troveremo sempre un piatto di minestra calda".
Il problema più grosso è stato riscaldare il tutto, perchè mio padre è maniaco dell'alta temperatura a tavola (uno di quelli che, per capirci, se gli presenti un riso freddo, è capace di chiederti dove sarebbe il pranzo...).
Quindi la pasta al forno, dopo venti minuti, era a mala pena un po' tiepida e poi quando è riuscita, dopo un'altro quaarto d'ora si era un po' seccata in superficie: poco male tutti sono stati soddisfatti e c'è chi ha fatto il bis anche perchè le porzioni di mia madre erano un po' da "novelle cuisine"...
Il secondo strepitoso, direi. sempre il solito problema di temperatura, quindi ci siamo mangiati, almeno che non ha fatto il bis, una sorta di torta tiepida da "lunedì di Pasqua", secondo me e non solo, ugualmente buona. Quindi ve la posto la ricetta, perchè se vi avanzasse un po' d'agnello potreste prepararlo per domani, i più fortunati per gustarselo fra l'erbe, i meno a casa dell'amico con la taverna capiente!
Il dolce? La solita colomba, con varianti estemporanee, che purtroppo non ha raggiunto un grado di cottura ottimale, ma è stata ugualmente gradita (cosa non si fa per non deludere una cuoca così premurosa). In questo momento non mi interessa il motivo, va bene così, sono in pace con me stessa. Vi spiego quindi come si prepara la
Panada di agnello ai carciofi
Prima di tutto un'osservazione: ma dove si trova- e soprattutto quanto costa- un chilo di polpa di agnello disossata- tipo spezzatino, per capirci? attendo notizie!
Quindi io ho utilizzato altrettanto agnello con le sue belle costicine ed i suoi ossetti così gustosi da spolpare.
Inoltre:
cinque bei carciofi
qualche cucchiaio di polpa di pomodoro
300g di farina rimacinata di grano duro
130g di strutto
50g di pasta madre (oramai alleata isostituibile in tutte le preparazioni da forno)
acqua quanto basta

uno spicchio d'aglio privato dell'anima
olio extravergine quanto basta
aromi e spezie varie -fra cui un "mix per agnello" direttamente dalla Grecia
tre bicchieri di vino bianco
sale e pepe quanto basta
Dopo aver messo a marinare la carne con i sapori e con il vino, si prepara la pasta, per il "guscio", ammorbidendo la madre in poca acqua ed aggiungendo tutta la farina impastando fino ad ottenere un composto omogeneo e sodo. Quindi si amalgama lo strutto e si lavora bene il tutto. La pasta fatta a palla va avvolta in pellicola trasparente e messa al fresco a riposare per acquistare elasticità. Ora si puliscono i carciofi. A questo proposito non posso che ringraziare gli amici romani JAJO e DaniD per i preziosi consigli! Vedete qui e qui!
La marinatura della carne prolungatela pure a vostro piacimento. Nel mio caso non è stato necessario molto tempo. Dopo averlo scolato dalla marinatura, si fa rosolare l'agnello da ogni lato con qualche cucchiaio d'olio e lo spicchio d'aglio, quindi si aggiungono i carciofi a fettine, la polpa di pomodoro e si bagna col vino. Quando il vino è evaporato si copre la pentola e si lascia cucinare per circa mezz'ora a fuoco dolce.
Si riveste quindi una teglia da forno rotonda e capiente con la pasta preparata, si riempie il guscio con la carne e si inforna a 160° per circa due ore. Ogni tanto rigirare la carne ed eventualmente coprire il tutto dopo la prima ora per evitare che si secchi troppo.

4 commenti:

marcella candido cianchetti ha detto...

che bella descrizione,ottima la ricetta buona pasqua

JAJO ha detto...

Torta bellissima, quanto i pensieri iniziali :-D

PS: ti capisco.... anche la nostra lasagna si è un po' seccata in superficie... :-)

Jacopo

Dolcetto ha detto...

La torta dev'essere davvero squisita!
In effetti è un bel traffico quando cucini a casa e poi devi trasferire tutto a casa di qualcun altro: l'ho fatto parecchie volte ed è un'impresa! Soprattutto, proprio come dici tu, per riscaldare i cibi.
Comunque decisamente un ottimo pranzo quello che hai preparato!
Buona giornata!

venere ha detto...

Ciao a tutti e grazie!