lunedì, febbraio 05, 2007

La fetta spezzata


E brava cara Bauci! Si tratta proprio del primo piano di una fetta biscottata! L'avete mai guardata così da vicino? In altre parole: avete mai letto gli ingredienti delle fette biscottate, che sono consigliate in ogni dieta ed osannate come alimento sano e leggero? Ebbene: io, così attenta come sono agli ingredienti dei prodotti che acquisto (odio tutte le "E", da qualsiasi numero siano seguite, ma anche i non ben definiti "aromi naturali"-se una cosa è già buona di suo perchè deve aver bisogno degli aromi?) non l'avevo mai fatto. Incuriosita da un pacco di fette in offerta speciale "senza zucchero" ho dato un'occhiata alla tanto temuta etichetta: sinceramentre non ci avevo mai pensato che ci fosse anche lo zucchero nelle fette e volevo verificare che al suo posto non ci avessero schiaffato qualche insano dolcificante. E sapete cos'ho letto nella lunga serie di componenti??? GRASSI IDROGENATI!!!!! Chi mi conosce da poco non sa della mia profonda avversione per questi alimenti chimici che si comportano come MALTA nelle nostre arterie perchè il nostro corpo fa difficoltà a metabolizzarli. Se volete saperne di più in tema potete dare un'occhiata ad un mio vecchio post.
Beh, io le fette non le compro più, nemmeno quelle in cui è specificato "non contiene grassi idrogenati", ma negli ingredienti si vede un non ben specificato "grasso vegetale" (perchè non scrivere invece di cosa si tratta di preciso?): voi fate come credete.

8 commenti:

Daniela @Senza_Panna ha detto...

ti adoro. Io sto combattendo la mia guerra personale contro i non ben identificati grassi vegetali che fanno più male del burro ma tutti ti dicono che sono più leggeri.


Orrore!!! Non a caso nel sottotitolo del mio blog ho scritto: senza margarina, ora aggiungerò anche: senza grassi idrogenati.

Profumo di Sicilia ha detto...

concordo con voi....
mantenere un alimentazione sana è importante!
io combatto con mia madre per farle comprare sempre frutta e vedure di stag. prodotti di origin naturale e non le schifezze preconfezionate dei supermercati.... pensate un pò ho anche fatto il dado di carne e di verdure in casa (buonissimo).... cosi niente glutammato e quegli aromi alquanto incerti!!!!!
baci lalla

RoVino ha detto...

Carissima,
leggo con piacere che sei arrivata anche tu alle famigerate fette biscottate. Però vorrei sottolineare che tutti, ma proprio tutti i prodotti industriali hanno sostanze che non fanno bene. Bisognerebbe bandirli e nutrirsi solo di cose sicure e certificate, ma è un lusso per pochi che se lo possono permettere.
In realtà oltre ai grassi idrogenati o a quelli vegetali, alle varie E, agli aromi naturali e non, agli zuccheri sintetici, ai glutammati, c'è una materia prima che è sempre di bassa qualità, a partire dalle farine.
Vogliamo parlare degli oli? Da dove vengono le olive degli extravergine non dop?
Quali garanzie sulla salute degli olivi?
E le paste? E le carni?
L'unica vera dieta sana è quella fatta con i prodotti di una terra a noi conosciuta, ottenuti da persone di cui sappiamo la filosofia, lontano da ogm, autostrade, inquinamenti vari ecc. ecc.
Praticamente in un altro sistema solare :(

GranoMelograno ha detto...

Che bello ho indovinato!!
Condivido con te il discorso sui grassi idreogenati e sulle etichette alimentari. Io sono una che cerca di farsi tutto in casa dal pane ai biscotti e via dicendo, ma spesso mi chiedo da dove arriva la farina che uso o gli altri ingredienti primari. Lavorando ho poco tempo a disposizione però ci tengo alla sana alimentazione e cpsì almeno limito i danni. preparandomi quasi tutto in casa.

venere ha detto...

Mi fa piacere cari Amici che la pensiate un po' come me: siamo d'accordo tutti sul fatto che non si mangia per sopravvivere, ma soprattutto per piacere. Ma pensate se mangiando per sopravvivere alla fine ci si causa pure problemi alla salute... è il colmo! Possibile che non si possa fare qualcosa perchè ci sia più chiarezza sulle etichette di quello che mangiamo...
E poi avete mai pensato come facciano i discount a tenere i prezzi così bassi? Per difendersi dalla scarsa qualità degli ingredienti basta evitare le diciture sospette o le porcherie palesi. Se poi pensiamo che per produrre un rotolo di carta a basso prezzo vengono tagliati alberi della foresta amazzonica o viene sfruttato il lavoro dei bambini beh, non ne usciamo vivi! E non fatemi rimpiangere la frase "si stava meglio quando si stava peggio"... però... Almeno difendiamoci con le armi a nostra disposizione: OCCHIO ALL'ETICHETTA!!!

Daniela @Senza_Panna ha detto...

Però bisogna anche saperle leggere le etichette.
Non tutte l e sostanze etichettate con una sigla che inizia con una E sono periocolose.
Un esempio?
Basta consultare una qualsiasi fonte certa per scoprire che l'E330 è in realtà l'acido citrico, quello che si trova in natura nelle arance e nei limoni.

Fra gli additivi dichiarati spesso come "sospetti" troviamo inoltre altre sostanze che è invece assai difficile considerare pericolose una volta che si sa il nome associato al codice numerico: E141 (complessi rameici di clorofille e clorofilline), E153 (carbone vegetale), E150 (caramello).

Quindi non facciamo di tutta un erba un fascio.
:-)))

Daniela @Senza_Panna ha detto...

dimenticavo, l'E300 è la vitamina C e l'E500 è il bicarbonato di sodio

l'importante è conoscerli e sapere quali sonosostanze potenzialmente o sicuramente pericole e soprattutto in ch e dosi.
Dire che una sostanza è tossica senza specificare in che dosi non ha senso.

http://it.wikipedia.org/wiki/Additivi_alimentari

venere ha detto...

Dani... sei il mio grillo parlante! io ogni tanto parto x la tangente, soprattutto se l'argomento mi sta molto a cuore, ma tu mi riporti con i piedi x terra! grazie! hai ragione, però non sarebbe male se invece di isare tutte quelle sigle sulle etichette scrivessero x esteso il nome degli ingredienti, almeno di quelli naturali! hanno paura di consumare troppo inchiostro?!